Ci sono alcuni ricordi di infanzia che sono troppo vaghi, frammentari e scollegati per riuscire a inserirli in un discorso di ampio respiro. Per quanto mi sforzi di ricordare, di connetterli ad altro, se ne stanno lì, a galleggiare come isole nel nulla, prive di ponti che consentano una visione d'insieme. Sono frammenti che difficilmente dimenticherò perché ormai sono, così come sono, impressi a fuoco nella mia memoria. Sebbene il tempo abbia eroso tutto intorno la terra su cui poggiavano, essi ormai se ne stanno lì, induriti, fossilizzati, eterni e soli. Ma chissà che, trascrivendoli, non riportino a galla qualcos'altro...
Ecco dunque il primo :
L'appartamento di due vecchine amiche di mia nonna Rina, dette in piemontese "Pumpette", che abitavano in un punto imprecisato di Via Mazzini, vicino alla casa con le due statuette di Topolino sul muretto che fu la casa dell'infanzia di mio padre. Ricordo che mia nonna qualche volta mi ci portò, da bambino, e mi tornano alla memoria un arredamento antico, mobili scuri, un soffitto basso, caramelle di zucchero e un colore aleggiante tra il turchese e il verde pallido. Non so perché, ma se mi sforzo di collocare queste visite, mi viene in bocca un sapore natalizio, un'atmosfera dickensiana, la nebbia, il freddo, la luce dei lampioni nel pomeriggio che è già sera. Una Canale quasi vittoriana tanto sembra distante nello spazio e nel tempo. Chissà quanto c'è di autentico, e quanto invece è frutto di contaminazione, di sovrapposizione e stratificazione, in questi sapori?
e magari anche frutto di Gozzano letto per la matura... Una domanda: ma perché le chiamavano le Pompette? Mi suona un po' strano...
RispondiEliminaNon ho mai osato chiederlo.
RispondiEliminaPerò ricordo che una volta mia nonna o mio padre mi disse di non usare quell'appellativo di fronte a loro, quindi non credo che fosse proprio lusinghiero, come nomignolo.
vabbè però devi scoprirlo!! sguinzaglia i tuoi agenti per i vecchi del paese!
RispondiEliminaScoperto l'arcano: venivano chiamate "pumpette" perché si "pompavano", cioè si pavoneggiavano. Di umili origini, avevano migliorato le proprie condizioni economiche dopo il matrimonio di una delle due, e lo ostentavano.
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