lunedì 11 ottobre 2010

prologo

Inauguro con questo post il mio nuovo blog: Memoria Esterna. E' ancora in fase di costruzione, specialmente per quanto riguarda la veste grafica, quindi per ora prendetelo un po' così com'è... se fossi stato troppo dietro ai particolari, non avrei mai iniziato.

Il nome nasce da un'idea evidentemente non troppo originale, visto che al momento di registrarlo mi sono accorto che su Blogger già un altro utente aveva usato lo stesso titolo basandosi su un'idea sostanzialmente simile. Trattandosi però in quel caso di un blog contenente due soli post e fermo da mesi, mi sono sentito libero di procedere comunque alla registrazione con questo titolo, limitandomi a inserire un trattino nell'indirizzo (quindi occhio: per digitare l'indirizzo di questo blog ci va il trattino tra "memoria" ed "esterna").
Si tratta di uno spazio radicalmente personale nei contenuti (per questo ho deciso di non ricorrere più ad alcun nickname) e che pur nascendo, in un certo senso, da una costola del mio precedente blog, parte da premesse sostanzialmente diverse. Esso avrà in fatti un'identità più  rigida e definita, dato che l'unico imprescindibile comune denominatore ad attraversare ciascun post sarà il tema dei ricordi (ovvero solo uno dei tanti temi occasionalmente trattati nel mio precedente blog).

In questo senso, il titolo di questo blog ne indica una duplice funzione. Innanzitutto quella di  luogo in cui creare un archivio, una sorta di copia di backup della mia memoria: siccome ho poca fiducia nelle mie capacità mnemoniche, sento il bisogno di raccogliere e fissare da qualche parte tutti i ricordi che, di quando in quando, stimolati da una foto, da una musica, da un odore, da una persona, guizzano fuori dall'oblio. In altre parole, voglio salvarli da qualche parte prima che sbiadiscano del tutto, non solo per me ma anche per i miei figli.
La seconda funzione indicata dal titolo del blog è quella di vera e propria esternazione della memoria. Se volessi soltanto raccogliere dei ricordi, potrei limitarmi a tenere un diario privato, senza per forza aprire un blog. Francamente, però, non provo alcun gusto, né interesse, a scrivere senza essere letto da qualcuno, fossero anche quattro gatti i miei lettori. La mia personale sfida è dunque questa: scrivere qualcosa di prettamente personale e vedere se riesco a renderlo interessante nonostante riguardi solo me e pochi altri (e nonostante io abbia vissuto, almeno finora, un'esistenza tutt'altro che avventurosa).

Ed ecco che arrivano gli interrogativi: ne sarò in grado?
E sarò in grado di raggiungere almeno i quattro anni di durata del mio precedente blog?

4 commenti:

  1. Bhè, secondo me hai buone probabilità di farcela... ma intanto noi ti aiutiamo leggendo e commentando, che ne dici?

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  2. Ciao Giacomo,
    molto bella l'idea di base di questo tuo blog. La condivido molto. Più o meno nella stesso periodo ho avuto un'idea simile con con un mio piccolo blog dal nome "Lumini". In bocca al lupo! Avrai in me un lettore in più.
    Per quanto riguarda il blog "Sonatine", ti ringrazio dei complimenti. Oltre che come lettore, mi farebbe piacere che tu fossi presente come collaboratore qualificato.
    Franco

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  3. Ciao! Stavo ricercando il mio vecchio e povero blog memoriaesterna e ho trovato il tuo! E' stato un vero piacere, ti seguirò :)

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  4. Grazie! Come vedi, neppure io sono molto prolifico... :)

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